Elettronica ed elettrotecnica |
Saldatrici: guida all'acquisto
In questo articolo vogliamo fornire ai nostri lettori su quali basi valutare la scelta per l' acquisto di una saldatrice, sia per piccole che per grandi realizzazioni. Le diverse tipologie di saldatrici sono destinate a dei funzionamenti differenti, poiché ogni procedimento è subordinato ad una diversa applicazione. Vediamo di seguito alcune tipologie in maniera più dettagliata.
Saldatrice Ossiacetilenica
In questa tipologia, molto semplice di saldatrice, l' alta temperatura necessaria per fondere il metallo è ottenuta mediante la combustione di una miscela di ossigeno e di acetilene, che vengono espulsi mediante l' ugello e può avvenire a bassa o ad alta pressione in relazione alla tipologia di lavorazione da effettuare.La saldatrice, cosiddetta ossiacetilenica, si riduce a un mero cannello con regolatore collegato con la bombola a gas combustibile, che viene principalmente utilizzato nel settore idraulico per particolari applicazioni, come realizzazione di pipe, collari e per eseguire le brasature delle tubazioni.
Saldatrici a stagno
La saldatrice a stagno è, quella più usata dai professionisti si tratta infatti di una tipologia progettata e realizzata per eseguire delle precise e piccole giunzioni, riguardante il montaggio delle varie parti elettroniche sulle apposite schede. Sono ugualmente utilizzate dagli elettricisti per installare e riparare impianti, oltre a centraline di distribuzione e di controllo e infine anche dagli orefici e gioiellieri per ciò che riguarda la meccanica di precisione.La saldatura in questo caso avviene in maniera elettrica, ma con una potenza di installazione bassa, compresa tra i 30 e gli 80 Watt, questo determinato dal fatto che lo stagno presenta una fusione ad una temperatura particolarmente bassa.