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1400 immobili fantasma sulla mappa catastale

I nuovi controlli voluti nell'ambito della lotta all'evasione fiscale hanno portato alla luce una situazione paradossale ad Ascoli per quanto riguarda gli immobili accatastati e riscontrabili sulla mappa catastale dell’Agenzia del Territorio.

Un numero impressionante di immobili (1400 secondo chi indaga) erano stati parzialmente o totalmente nascosti al Fisco e al Catasto: i proprietari riuscivano così non solo a sfuggire ai controlli, ma anche al pagamento delle cosiddette “tasse sulla casa” (Ici, Imu, Tasi, ecc.). Secondo la Guardia di Finanza locale, i proprietari avrebbero, nei casi più gravi, pagamenti arretrati risalenti a sei anni prima.

Nella mappa catastale non risultava la presenza di questi immobili (oppure erano registrati come immobili rurali, o ancora come garage), ma è bastata una normale ispezione sul posto per verificare gran parte delle irregolarità. I proprietari che avevano semplicemente ristrutturato le proprie abitazioni aggiungendo dei locali sotterranei (cantine o garage) hanno deciso di regolarizzare subito la propria posizione, aggiornando l'estratto di mappa presente al Catasto e pagando gli importi dovuti.

Diversi casi, invece, sfoceranno in tribunale: molti proprietari, che hanno trasformato immobili rurali in locali a uso abitativo, hanno deciso di ricorrere alle vie legali per dimostrare le proprie ragioni, dato che non erano a conoscenza delle normative vigenti in materia. Analogo procedimento riguarderà chi ritiene la mappa catastale di riferimento coerente con la situazione del proprio immobile.

In questi casi, prima dell'aggiornamento dei documenti ad Ascoli, sarà necessario verificare quanti tributi non sono stati versati e se le indagini che hanno aperto il vaso di Pandora possano essere contraddette da un esperto. L'incaricato dovrà verificare di persona la situazione degli immobili, con conseguenti costi per i proprietari. Sarebbe stato necessario aggiornare la mappa catastale senza aspettare che scattassero i controlli per regolarizzare la propria posizione con il Fisco.

In questo modo, i proprietari avrebbero ridotto i costi in termini di interessi sui tributi non pagati contestati e procedure legali. Ancora incalcolabili, invece, i danni nella zona dell'Arengo, dove si stimano il maggior numero di immobili fantasma. I controlli delle forze dell'ordine proseguono su tutto il territorio nazionale: prevenire con documenti aggiornati rappresenta l'unico modo per difendersi da eventuali accertamenti e da cartelle pazze da parte del Fisco.